La pellicola per alimenti

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La pellicola per alimenti

Tra i tanti accessori utili di casa, sicuramente un posto di primo piano spetta ai cosiddetti rotoli da cucina, ovvero a quelle particolari confezioni di materiale di consumo a strappo.

Carta igienica, rotoli da cucina, carta alluminio, carta da forno e pellicola per alimenti, tutte di comunissimo uso domestico.

Così come in un precedente articolo vi avevamo messi in guardia dalla possibile contaminazione causata da un uso improprio della carta alluminio, quest’oggi focalizziamo la nostra attenzione sulla pellicola per alimenti.

Pellicola per alimenti (foto M. Cuomo - www.nonsolorisparmio.it)

Com’è fatta la pellicola alimentare?

Innanzitutto, va detto che la pellicola per alimenti è costituita da uno strato ultra sottile di materiale plastico utilizzato per avvolgere e confezionare alimenti.

Di cosa è composta questa particolare pellicola?

In PVC o in Polietilene (PE), questa particolare pellicola viene avvolta sul cibo porzionato in maniera tale da proteggerlo dal contatto diretto con l’aria e da altri agenti esterni.

A cosa serve la pellicola per alimenti?

Applicandola si preserva l’alimento conservandone, per un cospicuo lasso di tempo: profumo, sapore e consistenza.

Fin qui nulla di nuovo direte… beh nulla di più sbagliato! Perché sotto traccia, vi abbiamo già resi partecipi di una informazione importantissima, ovvero che la pellicola alimentare può essere prodotta e commercializzata in PVC o in Polietilene!

Ci sono differenze tra PVC e Polietilene?

Questi due materiali plastici hanno differenti caratteristiche e non si comportano alla stessa maniera se messi a diretto contatto con gli alimenti.

Alcune pellicole plastiche possono contaminare gli alimenti conservati con sostanze nocive per la nostra salute.

Cosa sono gli ftalati?

I cosiddetti ftalati sono composti chimici che vengono aggiunti al tradizionale PVC per renderlo maggiormente flessibile e modellabile.

Come avviene la contaminazione?

La contaminazione avviene per trasferimento. Infatti, con il contatto diretto della pellicola in PVC con alimenti molto grassi, gli ftalati (estremamente solubili ai lipidi) migrano con facilità.

Seppur la legislazione attuale, sia corsa ai ripari ed abbia regolamentato e limitato la quantità di ftalati contenuta nelle pellicole in PVC, consigliamo comunque di non abbassare la soglia di attenzione.

Il nostro consiglio

Prima di procedere all’acquisto di una pellicola per alimenti, leggete bene l’etichetta, privilegiando le pellicole a base di polietilene (perché prive di  ftalati).


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