Come riconoscere le bufale

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Come riconoscere le bufale

Non lasciatevi trarre in inganno dal titolo, nulla a che vedere con mozzarella e prodotti affini, quest’oggi su nonsolorisparmio.it parleremo di bufale on-line.

Le bufale sono notizie non vere (ma che lo sembrano) che mediante e-mail e social network, spopolano raggiungendo a macchia d’olio un numero sempre crescente di persone.

Come riconoscere le bufale sul web

Come nascono le bufale?

Per comprendere meglio le dinamiche di questa realtà dilagante ci avvaliamo di una mini/inchiesta condotta da Altroconsumo che a marzo 2013, ha intervistato il giornalista Paolo Attivissimo, autorevolissimo cacciatore di bufale(1).


I danni delle bufale via web

Diffondere notizie false (comportamento già estremamente scorretto), in alcuni casi può davvero innescare meccanismi pericolosi.

Pensiamo alla bufala sul fantomatico “virus informatico” il cui nome è lo stesso di un file di sistema di Windows.

Se lo trovo e lo cancello, come l’appello suggerisce di fare, e invito i miei amici a fare altrettanto, il risultato è che finisco per fare davvero un danno al computer di tutte le persone coinvolte.

E i rossetti al piombo che fanno venire il cancro? Una bufala che si ripercuote in maniera devastante sulle aziende coinvolte e sui loro lavoratori.

Come proteggersi dalle bufale online

Esistono alcuni segnali che devono farci insospettire: una email “urgente”, con molti punti esclamativi, che invita a inoltrare “a tutti i tuoi amici”, deve farci dubitare della veridicità dell’appello.

Come comportarsi dinanzi ad una notizia sospetta

Non inoltrate mai nulla se non avete il tempo di confermarlo e fatevi sempre delle domande sulla logica e la veridicità di ciò che vi viene comunicato.

In caso di dubbio, poi, cercate su Google con parole chiave, o sui siti che si occupano di bufale, se la notizia sospetta è già stata segnalata come bufala.

Sulla scorta della sua esperienza decennale costruita sul campo, questi che avete appena letto sono i consigli di Paolo Attivissimo, ormai diventato una delle massime autorità in fatto di bufale.

Comunque sia, se vogliamo arginare o quantomeno evitare di diffondere in buona fede notizie mendaci, mostriamo sempre cautela diffidando da qualsiasi messaggio che possa invitare alla massima divulgazione.

Cautela da tenersi anche se il messaggio ci è stato inoltrato da un parente stretto o da un caro amico (in buona fede), senza averne prima constatato l’effettiva veridicità).

Documentarsi prima di diffondere

Se quindi vi capita in bacheca o a mezzo e-mail un post contenente una notizia sospetta prima di darne effettiva diffusione, documentatevi accuratamente e poi vi regolate di conseguenza!

Un ultimissimo consiglio

se avete ricevuto una “bufala” e l’avete subito inoltrata a tutti i vostri conoscenti, potete rimediare al vostro errore, mandando innanzitutto una smentita a tutti coloro ai quali avete girato l’appello.

Inoltrate, poi, la vostra smentita anche al mittente che vi aveva notificato l’avvertimento (chiedendo a lui/lei di fare altrettanto con tutti i suoi contatti venuti a conoscenza della falsa notizia).

Buona informazione a tutti…


Note:

(1) Giornalista, divulgatore informatico e ideatore del sito www.antibufala.info, che da anni indaga e raccoglie segnalazioni sulle panzane più diffuse sul web.

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