Eco Vivere
L’insalata di contorno
Quest’oggi parleremo di insalata, un piatto gustoso, salutare e semplice da mettere in tavola, la cui preparazione richiede l’impiego di pochi ingredienti di qualità: una buona verdura di stagione, e di sale, olio, limone o aceto.
Un pasto leggero e poco calorico, purtroppo poco valutato, da ritenersi toccasana per la linea, e delizia per il palato. Saper condire l’insalata però non è così semplice e scontato come si potrebbe pensare…
Siamo tutti bravi a preparare una insalatina, direte, cosa ci vuole!
Ebbene, quello che vedremo in questo breve articolo con ogni probabilità potrebbe “sconvolgere” la metodica e l’ordine pratico con cui da anni, per vostra tradizione famigliare, ormai acclarata e consolidata, preparate la vostra insalata di contorno.
L’impiego di una buona materia prima di partenza
Fidatevi, ho sperimentato in prima persona ciò che a breve andremo a vedere, ponete quindi attenzione riga per riga (anche se qualche passaggio potrebbe risultare scontato, vi assicuro che non lo è per tutti!).
Per gustare un’ottima insalata, servono innanzitutto prodotti genuini e l’utilizzo di materia prima di qualità. Una personale convinzione nata molti anni fa, quando un mio carissimo amico, Ciccio, mi mostrò un campo coltivato (adiacente al suo capannone lavorativo), nel quale a perdita di vista, vi erano una infinità di lattughe (se dovessi sbilanciarmi con un numero direi circa 10.000 lattughe), tutte allo stesso medesimo punto di maturazione, quasi pronte per la raccolta; un vero e proprio spettacolo per la vista, tutte belle, inquadrate a una ventina di centimetri l’una dall’altra, ordinate e splendenti di un verde smeraldo.
A pochi passi da quella spettacolare visione, a ridosso di una piccola casa colonica, vi era un orticello di dimensioni minime, in cui vi erano altre lattughe (una quindicina in tutto), che alla vista non erano un granché, di misura differente e sporche di terra, diciamo per apparenza “sorelle povere” delle altre.
Il mio amico Ciccio, mi fece molto riflettere, dicendomi che sia l’orticello che il terreno sconfinato erano di proprietà dello stesso contadino, e che le 10.000 splendide lattughe (a tempo record, pronte per la raccolta e per l’immissione nella filiera industriale), 4-5 giorni prima non c’erano.
Al che, mi chiese: “Secondo te, quale lattuga mangia il contadino, quella bella, “gonfia” e invitante, o queste che sembrano la brutta copia delle altre?”
La risposta che diedi quel giorno (che oggi potrebbe sembrare scontata), me la pongo ogni qualvolta compro frutta e/o verdure… fatene anche voi tesoro, l’apparenza inganna!!!
La metodica di preparazione
Fatta la lunga premessa, e dando per scontato che da oggi in poi, prima di acquistare un ortaggio o della frutta, anche voi, rifletterete e non poco, va detto che a parità di materia prima (di qualità), ciò che può fare la differenza, è la metodica di preparazione.
Preparazione di una buona insalata
L’ideale sarebbe di preparare il condimento a parte, in maniera tale che gli ingredienti rendano una emulsione gradevole e uniforme da versare e mischiare con la vostra insalata, ma se ciò, non vi fosse possibile per fretta o per altri motivi, e avete necessità di condire la vostra insalata nel piatto, faccio presente che gli ingredienti di condimento prevedono un ordine d’impiego ben preciso, altrimenti si rischia di sortire un’accozzaglia di sapori netti e poco amalgamati.
Per una buona riuscita di una insalata gustosa, è quindi fondamentale che gli ingredienti siano combinati con un preciso ordine: in un recipiente adagiate la vostra insalata (ben lavata ed asciugata), cospargetela con una pizzicata di sale (quello iodato è sempre da preferirsi), fatto ciò aggiungete una profumata spruzzata di limone o di aceto (entrambi ottimi per sciogliere il sale), poi solo al termine è richiesto l’impiego di un olio extravergine di qualità. A dirla tutta come buona tradizione vuole (in barba al bon ton) una buona insalata prevede che il tutto sia dolcemente mischiato con le mani, gesto che rende una migliore amalgama degli ingredienti.
Perché gli ingredienti debbono combinarsi con questo preciso ordine?
Mescolare, per così dire, a casaccio gli ingredienti di condimento è errato, ad esempio se versiamo prima l’olio, la patina oleosa non permette al sale di sciogliersi e l’aceto non potrà amalgamarsi con l’olio; se versiamo (prima) l’aceto e poi il resto, gli ingredienti non legano e sortiremo un piatto meno armonico.
Conclusioni
Nonostante i controlli, districarsi nei meandri della contorta regolamentazione della filiera industriale, non è facile, l’imbroglio è sempre dietro l’angolo; l’estetica non sempre è sinonimo di genuinità; anziché servirsi al primo banco di supermercato, nei limiti del possibile privilegiate il BIO e rivalutate la possibilità di acquistare da un fruttivendolo di fiducia le vostre verdure di stagione… personalmente ho anche sperimentato la coltura a balcone (dove sapete cosa mangiate), felicemente riuscita (vedi foto a corredo dell’articolo). In cucina , infine, utilizzate sempre ingredienti di qualità. Buona insalata a tutti!!!
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Giornalista pubblicista (OdG n. 146480) amante dei viaggi e del buon vivere, si occupa di: guadagno e risparmio online, investimenti ed economia domestica.