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Come congelare gli alimenti
Contrariamente a quanto si possa credere, il saper congelare bene un alimento, non è certamente una operazione banale che si possa improvvisare.
Per questo tipo di conservazione, bisogna infatti, aver cura ed organizzazione.
A tal proposito, per ottimizzare la resa di conservazione degli alimenti da congelare, bisogna seguire delle indicazioni ben precise che in questo articolo proponiamo a beneficio dei nostri lettori.
Come congelare gli alimenti
Un attento risparmiatore conosce bene il significato di conservare tanto da adottare questo termine a 360° per metterlo in pratica con innumerevoli piccoli gesti utili che in un periodo medio-lungo poi faranno la differenza.
Come si è visto, quando conserviamo la legna per l’inverno, un alimento nel congelatore, o qualsiasi altra cosa, ciò che fa veramente la differenza sono i particolari con i quali lo si fa.
La congelazione è il procedimento di conservazione degli alimenti che sfrutta le basse temperature (da -18 a -25 gradi), conservazione della durata di 1 a 6 mesi, messa in pratica con i moderni congelatori casalinghi.
Nello specifico diremo che un buon congelatore può fare la differenza, quindi se dovete acquistarne uno, non rimanete lì a spaccare il centesimo.
Sceglietelo capiente e di una classe elevata di risparmio energetico (spenderete qualcosina in più, ma se lo utilizzate a dovere avrete modo di ammortizzare ben presto il costo sostenuto).
I suggerimenti di NonSoloRisparmio.it su come ottimizzare la conservazione degli alimenti congelati:
Come congelare gli alimenti
1. Innanzitutto, sfatiamo la falsa credenza che gli alimenti congelati siano sterili (stesso discorso vale per quelli surgelati).
Sia ben chiaro il concetto che al di sotto dei zero gradi la proliferazione batterica è solo bloccata, una sorta di messa in pausa dei batteri che quindi (non muoiono, ma) rimangono in “letargo” fino al futuro scongelamento.
2. Per il suddetto motivo, a meno che non siano cibi cotti, è bene non ricongelare ciò che è stato precedentemente scongelato.
Come abbiamo visto il cibo è sottoposto a invisibili colonie batteriche. Quando scongeliamo un alimento i batteri che “dormivano”, ricominciano la loro attività e proliferano.
Se congeliamo nuovamente l’alimento il processo si blocca, fin quando si verificherà un nuovo rialzo di temperatura. Il risultato?
Ogni volta che congeliamo e decongeliamo il cibo risulterà sempre più contaminato, perché la carica batterica (messa in pausa dalle congelazioni), si accrescerà di volta in volta sempre più, fin quando potresti correre il rischio di prendere una vera e propria intossicazione.
3. Gli alimenti da congelare vanno preventivamente: puliti bene (osservando le dovute precauzioni igieniche), asciugati (per evitare che si creino brine e rigonfiamenti) e imballati con materiali adatti.
Per proteggere il cibo ed evitare che si deteriori, gli imballi dovrebbero avere le seguenti caratteristiche: impermeabilità (all’acqua, all’aria, al vapore, agli acidi ed ai grassi), essere a prova di perdite, e resistere alle basse temperature.
Ad esempio i contenitori semi-rigidi in alluminio, quelli in plastica dura o anche in vetro (facendo attenzione che sia vetro temperato) sono adatti a conservare tutti i cibi.
Per organizzare meglio gli spazi, si consiglia di utilizzare contenitori a forma squadrata e non quelli tondi).
4. Quando si è intenzionati a congelare un alimento è bene tener presente che un liquido, si può espandere e pertanto può spaccare il contenitore in cui è stato conservato.
5. In freezer puoi conservare tutti gli alimenti, all’occorrenza anche pietanze già pronte e/o cotte.
Ogni tipo di cibo, però, in fatto di conservazione, ha un limite di tempo oltre il quale il prodotto perde i suoi originari nutrienti.
6. Per una migliore resa (evita, quanto più possibile, le sacche d’aria), il vano congelatore deve essere riempito per l’intera sua capienza.
7. I gelati astucciati in confezioni (a quattro e a sei), essendo provvisti di singole bustine protettive, possono essere riposti singolarmente…
Abbiate quindi cura di eliminare lo scomodo (ingombrante) cartone della confezione esterna (che mangia spazio e freddo).
8. Il cibo da congelare va stipato a diretto contatto con le superfici refrigeranti (lasciando inizialmente dello spazio libero intorno alla confezione).
Una volta congelati, questi cibi potranno entrare a contatto con gli altri alimenti già presenti nel freezer.
9. Per protrarre quanto più possibile nel tempo la disponibilità di verdure di stagione.
Siate furbi, congelate (piselli, fagioli, peperoni, ecc.) nel periodo di fine stagionalità (ciò vi permetterà di conservarli e di averne disponibilità anche in pieno inverno).
10. Per mantenere una migliore tracciabilità.
Si consiglia di etichettare gli alimenti congelati, avendo cura di segnare: tipologia del prodotto (carne, pesce, altro), data di congelazione e presunta data di fine conservazione.
Ciò vi aiuterà nell’individuare a colpo sicuro quale confezione conviene prendere al momento dell’utilizzo.
11. La rotazione periodica di buste e vaschette.
Conservate all’interno del vano congelatore ci darà la possibilità di monitorare con maggiore attenzione ciò che effettivamente abbiamo conservato ed eventualmente di porre a vista i prodotti congelati da più tempo (sotto data limite di conservazione), che necessariamente dovranno essere consumati prima.
Come scongelare gli alimenti?
Per dare un prosieguo ottimale (a tanto prodigarsi in fatto di conservare e congelare), vale infine la pena di spendere altre due parole e dare anche qualche suggerimento sul come debbano essere scongelati gli alimenti.
1. Ebbene per gustare il sapore e godere delle proprietà nutritive di un alimento congelato, bisogna innanzitutto rispettare e rientrare nel periodo consigliato di conservazione.
In linea di massima questi sono i tempi di conservazione: 6 – 12 mesi la carne di vitello; 9 – 10 mesi il pollo; 8 – 10 mesi le verdure ed i funghi; 2 – 6 mesi la carne di maiale; 2 – 3 mesi i crostacei; 1 – 2 mesi il pesce e i molluschi.
2. Detto ciò, è bene sapere che gli alimenti che andremo a consumare crudi, possono essere scongelati in frigorifero.
3. I cibi (di grande spessore) buoni da cuocere a fiamma viva, si possono scongelare anche a temperatura ambiente o a bagnomaria.
4. Infine, gli alimenti da cuocere a fuoco lento, li possiamo cucinare così come escono dal freezer (direttamente dallo stato di congelazione).
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Giornalista pubblicista (OdG n. 146480) amante dei viaggi e del buon vivere, si occupa di: guadagno e risparmio online, investimenti ed economia domestica.